COME E PERCHÉ CREARE IL MOODBOARD NELL’INTERIOR DESIGN

Giugno 7, 2023

Quando si parla di Interior Design, non si può ignorare l’importanza cruciale del moodboard: un supporto ormai fondamentale nella progettazione degli spazi interni, che sia una casa, un ufficio o qualsiasi altro ambiente. 

Questo strumento visivo svolge un ruolo essenziale soprattutto nella fase iniziale di un progetto, perché aiuta a raccogliere idee e ispirazioni che riflettono i desideri del committente per definire l’atmosfera, lo stile e la visione complessiva dell’intero lavoro.

In questo articolo, scopriremo proprio cos’è un moodboard nell’Interior Design, come si realizza e perché è un elemento così utile nel processo creativo.

Cosa si intende per moodboard nell’Interior Design?

Un moodboard nell’Interior Design è una collezione di immagini, tessuti, colori, materiali e texture che rappresentano l’essenza di un progetto di arredamento di interni. È uno strumento visivo che combina in maniera armonica questi supporti visivi su una “tavolozza” per aiutare a comunicare e visualizzare l’idea iniziale del progetto, organizzando e presentando in modo coerente gli elementi che definiscono l’atmosfera desiderata. 

Il termine “mood” significa letteralmente “umore“, mentre “board” si riferisce a una “tavola“. Quindi, il moodboard può essere considerato come una “tavola di stile” che raccoglie “l’umore” e le idee necessarie per restituire l’atmosfera e lo stile desiderati di un progetto.

È quindi il fil rouge emotivo che connette i desideri della persona che deve ristrutturare casa, permettendo di tradurre in realtà lo stile desiderato per quell’ambiente attraverso la creazione di un progetto di interni su misura.

I moodboard possono essere di due tipi: 

  • fisici: quando sono realizzati con campioni di materiali veri, combinando finiture, colori e immagini suggestive per evocare atmosfere specifiche. 
  • digitali: sono stati introdotti più recentemente e possono essere creati utilizzando software di fotomontaggio. 

Questo strumento, quindi, consente di avere una visione d’insieme delle scelte di design che caratterizzeranno lo spazio, offrendo una panoramica completa del progetto e facilitando la comprensione e la valutazione delle soluzioni proposte. 

Gli interior designer e gli architetti possono creare moodboard straordinari, ma puoi svilupparne uno anche autonomamente attraverso programmi di grafica, modelli online o semplicemente sfruttando supporti fisici.

Concept board e moodboard: ci sono differenze?

Spesso si associa il concetto di moodboard a quello di concept board, utilizzandoli come sinonimi. Tuttavia, esiste una differenza sottile tra i due. 

Il moodboard coinvolge tutti e cinque i sensi, utilizzando materiali – talvolta anche profumi – che si possono vedere e tastare, mentre la concept board si limita all’uso di immagini che evocano i sensi del tatto e dell’olfatto attraverso richiami alla memoria e all’immaginazione. 

A volte, queste due tecniche possono coesistere sulla stessa tavola, se si ritiene che sia il modo più efficace per esprimere un concetto.

Perché creare un moodboard nei progetti di Interior Design

Creare un moodboard di Interior Design è fondamentale per avviare la progettazione di un ambiente perché, attraverso un brainstorming e l’organizzazione su foglio, è possibile valutare immediatamente la compatibilità delle idee con il progetto. 

Permettendo di accostare materiali, concetti e linee in modo armonioso, aiuta a definire il concetto generale e visualizzare l’atmosfera desiderata nell’ambiente. Inoltre, svolge un’importante funzione preventiva, aiutando a evitare errori e incongruenze nelle scelte di colori, materiali e design. Identificando eventuali problemi di coerenza prima che il progetto sia completato, si evitano correzioni costose in fase di realizzazione.

È poi uno strumento efficace per comunicare il concetto del progetto tra le persone coinvolte (il proprietario di casa, l’architetto o il designer, la ditta edile e così via), garantendo a tutti una visione chiara e condivisa dell’obiettivo da raggiungere. 

Come si prepara un moodboard di Interior Design?

Il moodboard, in pratica, è una tavolozza che concretizza delle idee, ma al tempo stesso è emozionale, perché riesce a trasmettere lo stile del progetto in modo pragmatico. La sua creazione può dividersi in 3 fasi principali.

1. Lo studio dell’umore

Lo studio dell’umore è un punto di partenza fondamentale per creare un Moodboard che si ispiri ai gusti e ai desideri di chi dovrà vivere quegli spazi.

È una fase di briefing in cui si raccolgono idee e suggestioni, si trae ispirazione da oggetti decorativi presenti nella stanza, da immagini trovate sul web o anche da semplici aggettivi che ci vengono in mente.

Si inizia così a raccogliere i primi elementi che potrebbero far parte del progetto. In questa fase si può tranquillamente abbondare nella selezione di campioni, immagini, liste di parole e aggettivi, fiori, ritagli di riviste che poi dovranno essere attentamente selezionati e ordinati nella fase successiva.

moodboard interior design

2. Composizione base della tavolozza scegliendo il mood dominante

Successivamente, si passa alla definizione del mood del progetto e alla composizione della tavolozza unendo tutti gli elementi selezionati in una singola tavola con l’obiettivo di creare un’armonia tonale nel lavoro. 

Sulla base delle preferenze raccolte precedentemente si definisce quindi uno stile dominante: il mood

Mentre nella fase precedente erano le emozioni a guidare la selezione, ora bisognerà utilizzare un approccio più critico attraverso la selezione di elementi che si armonizzino tra loro, riflettendo il mood scelto e definendo il carattere dello spazio futuro. 

Durante la composizione della tavolozza, si scelgono i materiali principali che avranno un impatto su tutte le scelte successive, per esempio, si raccolgono campioni di rivestimenti per mobili, pareti, porte e parquet. Per quest’ultimo, hai mai visto le proposte del brand Woodco Parquet?

È importante adottare e rispettare questo approccio rigoroso basato sulla scala di priorità, iniziando con gli elementi fondamentali del progetto e passando man mano a quelli secondari.

Desideri, per esempio, una superficie in marmo o in ceramica per il pavimento? Puoi consultare il catalogo di Ceramiche Keope e di Atlas-Concorde per raccogliere le immagini delle loro creazioni. Successivamente, puoi procedere con i campioni per l’intonaco delle pareti, le porte d’interni (per queste ultime, ti consigliamo Res Italia e Pivato), le finiture degli arredi e altri particolari che possono essere più facilmente modificabili durante il processo creativo.

Una volta approvati gli elementi più importanti sarà possibile sbizzarrirsi con la selezione degli ultimi elementi “dinamici“, con campioni di rubinetti (a proposito: se cerchi accessori per il bagno ti consigliamo le favolose creazioni di Gessi e Ceramica Globo!), tende, mensole, tappeti e altri ornamenti che possono essere modificati o spostati durante il processo di progettazione.

3. Valutazione complessiva del mood

Infine, una volta raccolti e ordinati in maniera critica tutti gli elementi sul moodboard, si valuta l’armonia dell’insieme e si apportano eventuali modifiche necessarie prima di procedere ulteriormente. 

In questa fase, ogni elemento presente sulla tavola, che sia un colore, un pezzo di tessuto o una foto, deve suscitare un’emozione positiva nella mente di chi abiterà quegli spazi, evocando il concetto e lo stile scelto. 

A questo punto, sarà possibile iniziare con la vera realizzazione del progetto!

Moodboard di Interni

Considerazioni finali

In conclusione, il moodboard nell’Interior Design rappresenta un approccio dinamico e creativo, in grado di trasformare le idee – e gli umori! – in realtà tangibili poste in armonia su una tavola che può essere fisica o digitale.

Questa metodologia va al di là di un semplice collage di immagini e campioni, poiché si evolve costantemente. Ogni moodboard è unico, perché l’ispirazione è intrinsecamente personale e varia da individuo a individuo. L’origine di un concetto può scaturire da diverse fonti: dalle informazioni raccolte durante il briefing, da un oggetto decorativo o da finiture presenti in una stanza. Il moodboard si trasforma così in uno strumento versatile, capace di catturare l’essenza del progetto e di guidare l’intero processo creativo.

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